Francesco Sderlenga, candidato al rinnovo del consiglio regionale pugliese, ringrazia l’onorevole Pino Pisicchio

Francesco Sderlenga, candidato al rinnovo del consiglio regionale pugliese, ringrazia l’onorevole Pino Pisicchio per le parole usate nei suoi confronti in merito all’attività svolta con onore e impegno per le comunità, in questi anni.

“C’è una regola antica che sovrasta tutti i ragionamenti teorici sull’equilibrio dei poteri, secondo cui se la politica non è all’altezza dei suoi compiti altri poteri, non legittimi ne’ democratici, ne prenderanno il posto colmandone il vuoto. Insomma: non è data l’entropia del “pubblico” perché in natura non c’è il vuoto di potere. Così, se chi dovrebbe esercitare il potere in forza di un mandato popolare non è in grado di farlo, qualcun altro lo eserciterà al suo posto. È questo il fenomeno a cui stiamo assistendo troppe volte in questo tempo strano che ci è dato di vivere. Non sono molti quelli che sulla scena pubblica si sottraggono al giudizio di dilettantismo. Uno di questi è il mio amico Francesco Sderlenga. Francesco emblematicamente rappresenta ciò che un rappresentante del popolo dovrebbe essere: in piena sintonia con i cittadini, che conosce, si può dire personalmente; capace di ascolto; ispirato nella sua azione dai codici della lealtà nei confronti dei rappresentati; impegnato a studiare, perché la politica e l’amministrazione sono cose complesse e implicano un impegno speciale per evitare di cadere succubi della burocrazia; ispirato da una cultura politica, nel suo caso cattolico-democratica, che lo identifica e lo fa affidabile. Insomma: uno che non fa la politica per mestiere, ma sa che ha il dovere di esercitarla con altissima professionalità, perché non si può essere dilettanti quando si maneggia un ruolo pubblico.
La verità è che classe dirigente politica non si diventa con qualche click sul tablet: studio, applicazione, umiltà, impegno, capacità di ascolto sono ingredienti ineludibili per fare politica in un sistema democratico. In altri sistemi vige la cooptazione, qualche volta l’investitura di un cavallo. Ma, dopo, se il cavallo diventa senatore, qualcun altro che capisce dovrà fare il lavoro per lui. Ecco: Francesco è un politico a tutto tondo. Di una razza sempre più rara.”
Pino Pisicchio

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