Anche quest’anno l’Amministrazione Comunale – Assessorato alla Cultura celebra la GIORNATA DELLA MEMORIA per ricordare le vittime dell’olocausto.
Lunedì 27 gennaio 2020, a partire dalle ore 9,00, il Foyer del Teatro Comunale Giuseppe Verdi ospiterà la presentazione dell’Antologia FIORI DAL LAGER, a cura e con Silvia Pascale. La mattinata, a cui sono stati invitati a partecipare gli studenti delle scuole medie cittadine, sarà aperta dai saluti del Sindaco avv. Francesco Miglio e dell’Assessore alla Cultura avv. Celeste Iacovino. Testimonianze – Famiglia Villani: Marina Villani; Famiglia Lacci: Dario de Letteriis. Presentazione del progetto Treno della memoria a cura di Antonio Stornelli, Presidente della Commissione Consiliare Cultura. Interventi dei partecipanti al progetto Treno della Memoria. Conclusioni a cura dell’on. Severino Cannelonga, Presidente ANPI (Associazione Nazionale Partigiani) di San Severo. Modera il dott. Michele Princigallo – Ufficio Stampa del Comune di San Severo.
“Per la circostanza della ricorrenza del 20° anno dell’istituzione della Giornata della Memoria e contemporaneamente a 82 anni dall’emanazione in Italia delle leggi razziali – dichiarano il Sindaco Miglio e l’Assessore Iacovino -, è doveroso ribadire l’importanza del ‘fare memoria’, comunicando alle nuove generazioni in maniera diretta il drammatico ricordo del passato, di una delle pagine più orribili della nostra storia recente. Questa manifestazione rappresenta il doveroso omaggio della gente di San Severo per ricordare coloro che hanno sacrificato la propria vita, per celebrare la Giornata della Memoria e non dimenticare”.
FIORI DAL LAGER
Questo libro si occupa di una delle pagine meno note della storia italiana, raramente presente anche nei manuali scolastici: i lunghi mesi di prigionia vissuti da circa 650.000 militari italiani che, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, vennero deportati nei Lager del Terzo Reich. Dalle sofferenze dei campi di concentramento e dalla miseria del lavoro forzato avrebbero potuto liberarsi optando per la Germania e la Repubblica Sociale Italiana, ma decisero di non farlo contribuendo alla Resistenza. Il volume è una raccolta di lettere, di racconti, di diari e di interviste, per dare voce a cinquanta Internati Militari Italiani. Le loro storie vivono ancora grazie agli scritti, alle memorie dei familiari, ai documenti e alle immagini inedite che costellano queste pagine. Chi erano questi giovani uomini capaci di una scelta così drammatica? Ragazzi poco più che ventenni, giovani padri di famiglia che hanno sacrificato un periodo della loro vita e che una volta rientrati hanno raccontato poco, ma la loro esperienza è rimasta impressa nell’animo ed è stata raccolta dalle proprie famiglie. In quest’opera hanno trovato voce anche alcuni di quelli che non sono tornati. Le loro storie sono state recuperate dai figli, dai nipoti o dai pronipoti, che hanno cercato per anni i documenti o anche solo una tomba, spesso senza neppure trovarla .Il testo è accompagnato dal racconto dell’autrice che spiega come attraverso il gruppo Facebook, IMI (Italienische Militär-Internierte) Internati Militari Italiani, si creino affinità elettive che hanno portato alla nascita dell’Antologia: un fiore con cinquanta petali, ognuno dei quali contiene una storia, legati purtroppo allo stelo della sofferenza e della morte, ma abbarbicati alle profonde radici della rinascita.
Silvia Pascale vive a Treviso, è docente e studiosa di storia. Dopo la specializzazione in ‘Storia Romana’ e molteplici lavori di ricerca in questo ambito, si è dedicata all’applicazione in classe dei laboratori di storia e alla formazione dei docenti. Per la didattica innovativa storica e le tematiche legate soprattutto ai Diritti Umani ha vinto diversi premi nazionali. Ha collaborato con il ‘DiPast’ (Centro Internazionale di Didattica della Storia e del Patrimonio) dell’Università di Bologna. Dal 2011 si occupa di storia moderna, in particolare delle questioni legate al genocidio armeno, ai campi di concentramento e alla vicenda degli Internati Militari Italiani (IMI), soprattutto dopo la scoperta di legami familiari con quelle vicende storiche. È Presidente dell’ANEI di Treviso e Consigliere Nazionale ANEI. È stata selezionata dal MIUR e dall’Università di Parigi per il Seminario ‘Pensare e insegnare la Shoah’ al Mémorial de la Shoah. Con Barbara Conte gestisce su Facebook un gruppo chiuso che conta 1700 persone per condivisione, ricerca e scambio di documentazione sugli IMI. Con CIESSE Edizioni ha pubblicato “Come stelle nel cielo – In viaggio tra i Lager” (2017) e “Una candela illumina il Lager” (2018).