La sinergia tra l’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di San Severo e le realtà della città – sia associative che sportive – ha prodotto eccellenti risultati in termini di inclusione ed integrazione.
Al Teatro Comunale Giuseppe Verdi è andato in scena il Gran Galà della Danza che ha visto quali protagonisti assoluti gli allievi e le allieve dell’Accademia “Maison de la Danse” di Giorgio Silvio Palma con la direzione di Maria Carmen Monterosso. Ad aprire lo spettacolo in due atti – con coreografie tratte da “La Bella Addormentata”, “Don Chisciotte” e “Moulin Rouge” – sono stati gli interventi degli Assessori Comunali Simona Venditti (Politiche Sociali) e Felice Carrabba (Sport) per un momento di condivisione sulle attività di inclusione ed integrazione messe in atto in questi mesi dall’Accademia attraverso la stretta collaborazione con l’Assessorato dei Servizi Sociali.
“E’ stata una serata davvero particolare quella vissuta ieri sera al Verdi – dichiarano il Sindaco Francesco Miglio e gli Assessori Venditti e Carrabba –, perché, oltre ad aver assistito ad uno spettacolo affascinante e ben preparato che ha visto salire sul palcoscenico tanti giovani e giovanissimi concittadini, abbiamo avuto modo di constatare l’ennesima testimonianza della grande solidarietà ed inclusione di cui la comunità di San Severo è fortemente capace. La proficua collaborazione tra gli Uffici dei Servizi Sociali e le realtà del territorio, sia sportive che associative, sta producendo risultati incredibili nelka sperimentazione di nuovi modelli educativi. All’Accademia Maison de la Danse ed a tutte queste realtà cittadine, sportive ed associative, indirizziamo il sentito ringraziamento ed il plauso della Civica Amministrazione perché si sono lasciate coinvolgere in misure di inclusione e di contrasto alla dispersione scolastica, come i “voucher sociali per la pratica sportiva” e gli “incubatori sociali”, dando, così, piena attuazione a tali misure ed ai principi che le hanno ispirate. Nel contempo hanno poi consentito di coinvolgere dal punto di visto umano nelle storie e nei vissuti ogni singolo minore da loro accolto”.