Questa mattina il Comune di San Severo ha ricordato le otto vittime di quel triste giorno del 3 aprile 1989, quando, alle ore 16.12, il treno 12472 proveniente da Bari nella stazione di San Severo deragliava e distruggeva l’intera parte sud del fabbricato, mettendo fine alla sua corsa in prossimità del piazzale antistante lo scalo ferroviario sanseverese.
Sotto le macerie rimanevano OTTO VITTIME, recuperate successivamente dall’infaticabile lavoro di tanti concittadini e dalle forze dell’ordine. Il terribile schianto scosse la città e poco dopo le immagini tragiche e surreali dell’accaduto fecero il giro del mondo.
Alla cerimonia, oltre ai famigliari delle otto vittime, erano presenti il Sindaco Francesco Miglio, il Presidente del Consiglio Comunale Ciro Cataneo, il Sindaco in carica nel 1989 e attuale Consigliere Comunale Michele Santarelli, le Forze dell’Ordine e le associazioni di volontariato.
“Quel giorno resta scolpito nella nostra memoria – dichiara il Sindaco Francesco Miglio – e dopo 34 anni siamo qui ad onorare il ricordo di chi, proprio quel giorno, ha perso la vita, ma anche i numerosi feriti e poi il grande cuore e la grande generosità di tantissimi sanseveresi che si prodigarono nelle operazioni di soccorso nelle ore immediatamente successive al drammatico schianto. Abbiamo ricordato una delle pagine di storia tra le più tristi di San Severo”.
Il 3 aprile 1989, persero la vita: Nicola Carafa di San Severo, capogestione ferroviario; Giovanni D’Anello di San Nicandro Garganico, manovratore ferroviario; Antonio Ognissanti di San Severo, dirigente movimento in servizio quale Capostazione titolare; Claudio Padalino di Foggia, macchinista in servizio sul treno; Domenico Iannitti di Apricena, macchinista in servizio sul treno: Ciro Vasciarelli di San Severo, assistente di stazione; Michele Capotosto di San Severo, impiegato Fiat; Luciano Accettulli di San Severo, imprenditore edile.
Dinanzi al cippo commemorativo nella stazione è stata deposta una corona di allora ed eseguito il SILENZIO con la tromba. Don Luigi Rubino, Amministratore Diocesano, ha unito tutti in un intenso momento di preghiera ed il Sindaco Miglio, a nome dell’intera Amministrazione Comunale, ha chiuso con il proprio intervento la sobria, ma intesa cerimonia, alla presenza delle autorità civili e militari.