Francesco Sderlenga, capogruppo di Iniziativa Democratica Puglia-San Severo, entra nel merito del servizio mensa, andando oltre l’interrogazione dei consiglieri d’opposizione Marino e Colangelo che si sono espressi solo sul ritardo del servizio.

 

Il servizio mensa scolastica merita attenzione e spiego i due dati fondamentali che ci devono portare a mettere subito in atto il ritorno “in house”, al Comune, e la qualità dei prodotti che sono da approvvigionare nel nostro territorio.

«Ecco perché, dico:

Le esternalizzazioni fanno male alle casse comunali e non ci sono veri riscontri anche sull’utenza.

–        La questione vede i nostri bambini e i nostri anziani quali fruitori del servizio, non sempre apprezzato da tutti, perché il prodotto finale non è soddisfacente.

Certamente, però, sono da tutelare i posti di lavoro ma il servizio mensa è rivolto a soggetti che necessitano di tutele anche dal punto di vista alimentare, con l’uso di prodotti di qualità e che pervengono dal territorio, dalle nostre filiere agroalimentari e a “chilometro zero”. Le esigenze dei fruitori della mensa sono, com’è evidente, anche soggetti fragili.

–        Il servizio va internalizzato per motivi non solo oggettivi ma per tener alti gli standard di efficienza e qualità. Ecco perché, quindi, il servizio va istituzionalizzato, in quanto incontra le esigenze dei lavoratori e dell’utenza».

Dopo le premesse, Sderlenga e Spina specificano che:

«Si tratta di un servizio che può essere tranquillamente – da un punto di vista ammnistrativo – reso pubblico e può essere attivato direttamente dal Comune di San Severo; oppure come accade per altri servizi con il Piano Sociale di Zona.

Il centro cottura sarà a San Severo, con dipendenti comunali, e lavorerà sia con le scuole che per il confezionamento dei pasti per le persone anziane e/o fragili, che necessitano del servizio per tutti i mesi dell’anno. Ciò vuol dire, come dimostrato anche in altre situazioni, che migliora la qualità perché l’ente comunale, a differenza di un soggetto privato, può impegnare le risorse nella scelta del miglior prodotto locale migliore (olio, verdure, pomodoro, pane, formaggi, ecc.).

Al di là della formula migliore per l’istituzionalizzazione del servizio, l’altro dato oggettivo e’ quello del controllo più efficace e diretto perché fatto dal comune».

Le conclusioni e il ritardo dell’apertura:

«La mensa è ferma sempre per gli stessi problemi burocratici; mentre rendendo interno il servizio la programmazione avverrebbe nei tempi consoni con l’apertura delle scuole.

Esempi nella pubblica amministrazione anche in Puglia ci sono, come nel campo della sanità, ad esempio: diversi ospedali il servizio mensa è diventato in “house”.

Vedremo chi, in Consiglio comunale, sarà a favore su questi temi»

 

 

San Severo lì, 12 ottobre 2022

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