“Occorre fornire ai giovani obiettivi formativi e competenze applicabili sul territorio. La trasformazione digitale va utilizzata per potenziare l’agroalimentare ed il turismo che sono le due principali risorse del territorio”.

 

“Occorre fornire ai giovani obiettivi formativi e competenze applicabili sul territorio. La trasformazione digitale è una nuova forma di economia che dobbiamo utilizzare per potenziare l’agroalimentare ed il turismo che sono le due principali risorse del territorio”. Così Francesco Sderlenga, candidato consigliere regionale per “Senso Civico un nuovo ulivo per la Puglia” illustra la strada da percorrere per avviare un cambio culturale e puntare allo sviluppo dell’Alto Tavoliere. “San Severo – spiega Sderlenga -, potrà diventare una smart city? Probabilmente si ma la smart city non può affermarsi senza una smart society. Pertanto occorre partire dalla comunità. E, soprattutto evitare errori quali importare dei modelli di sviluppo che pur accattivanti non rappresentano la città. Se non si agisce in questa direzione la marginalizzazione dei giovanissimi è destinata ad aumentare con tutte le conseguenze sociali che ne derivano, abbandono scolastico, lavoro minorile irregolare ed altro ancora”. La legge di bilancio secondo il candidato di “Senso Civico un nuovo ulivo per la Puglia” rappresenta una fonte importante di finanziamenti che le istituzioni devono saper cogliere. Tuttavia oltre alle infrastrutture materiali che vanno potenziate ed adeguate ai tempi, occorre puntare anche alle infrastrutture immateriali, prevalentemente scuola e università. Non c’è dubbio che la scuola può rappresentare la leva del cambiamento. I docenti, ad ogni livello e tra numerose difficoltà fanno il possibile per trasferire al meglio agli alunni conoscenze e competenze. Perciò è fondamentale una maggiore collaborazione tra scuola, università, mondo del lavoro ed istituzioni locali per ridurre il disagio giovanile che si ripercuote su tutta la comunità. “È necessario  costruire una rete – conclude il candidato Sderlenga -,  tra enti di istruzione, formazione, istituzioni e mondo del lavoro per creare posti di lavoro nei settori: agroalimentare, artigianato  e turismo, così da  ridurre l’abbandono dei giovani e le fila della disoccupazione”.

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