Si è tenuta il due febbraio, nel foyer del teatro comunale “Giuseppe Verdi”, di San Severo, si è tenuta la conferenza: “La Capitanata costruisce la rete civile antimafia”. Queste le riflessioni di Francesco Sderlenga, candidato al consiglio regionale con “Senso Civico – Un nuovo Ulivo per la Puglia”

«Vorrei iniziare parafrasando il noto scrittore e giornalista Pino Aprile: “La forza della mafia è in quell’area grigia (ma talvolta proprio nera) che sta fra la complicità e l’indifferenza” per cercare e, soprattutto, identificare e far emergere le radici di un male che sembra essere diventato il cancro della società e che ha bisogno di massicce dosi di “chemioterapia” sociale, per evitare che diffonda ulteriormente le sue metastasi nel corpo sano delle nostre comunità».

All’evento mattutino hanno partecipato personalità istituzionali e politiche che hanno dato un proficuo apporto al sostegno dell’impegno civico sui temi della legalità e della sicurezza.

 

«Il territorio di Capitanata è talmente vasto, non a caso è sempre stato chiamato “La grande provincia”, ma è quello che ha pochissimi presidi antimafia – ha sottolineato Francesco Sderlenga –. Per questo, partendo da San Severo, è importante che ci sia una sinergia tra popolazione e istituzioni, per costruire una “Rete” di presidi civili antimafia e un’azione comune che sia inclusiva e partecipativa insieme alla fondamentale azione della Squadra Stato. Il presidente Michele Emiliano è stato molto esplicito nel condannare gli ultimi attentati. Mentre, proprio oggi, un altro vile gesto è stato compiuto ai danni del consigliere comunale Antonio Carafa, a cui va la mia sincera solidarietà. Tornado a questa mattina, al convegno, il sindaco Francesco Miglio ha concluso dicendo: “Insieme si fa Rete e si vince”. Ed io aggiungo: “Insieme si può!” Insieme e facendo rete».

 

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