Ci sono momenti che la classe politica deve dimostrare di essere tale: la storia lo insegna. A San Severo, se la politica si considera classe e non di classe, è arrivato quel momento. È il vice sindaco, Francesco Sderlenga, a suggerire una riflessione: << Qualcuno sta tentando di avvelenare sempre di più il clima politico della nostra città, che tutti dicono di amare. Continuare a restare “l’uno contro gli altri armati”, ed evidenziare le negatività che ci sono, inoltre, e che non vanno certamente nascoste ma riguardano, purtroppo, come San Severo, tante altre città della nostra cara Nazione, non giova, certamente, a chi vuol contribuire a far crescere questo territorio. Dentro e fuori il Consiglio comunale, forze politiche, movimenti, associazioni e cittadini, devono far quadrato. Avvelenare il dibattito politico, non farà bene né ai vinti né ai vincitori. Una classe politica rissosa e disgregata (le ideologie non c’entrano e ognuno le deve conservare), farà solo il gioco del “nemico”. Inoltre – conclude il vice sindaco, Francesco Sderlenga – chi, oggi, usa il “populismo”, in senso lato, per ottenere consensi o per raggiungere obiettivi personali, tenga presente il suo effetto “boomerang”: populismo, richiama populismo! Alla fine c’è sempre chi può essere più populista di colui che l’ha usato, con argomenti anche più forti, magari. San Severo lì, 4 gennaio 2017. Francesco Sderlenga |