Il fattore “e”. Il digitale, sempre più…e-Bene Comune per una e-San Severo sempre più e-fficiente, per la tanto attesa “primavera sanseverese”
L’agenda “sansevero.digit” del Centro Democratico e della coalizione “San Severo Bene Comune”
Oreste Bufalo, professionista informatico:
<< Nei prossimi cinque anni, San Severo dovrà mostrare quella sensibilità necessaria per ingranare la marcia del cambiamento e soltanto con queste modalità potrà recepire la linea del Governo nazionale, rivolta all’utilizzo dei servizi digitali. In quel vento di innovazione, che metterà il cittadino e le imprese in uno scenario, che sempre più vedrà protagonisti nuovi attori, nuove opportunità, ci troveremo “noi” della coalizione “San Severo Bene Comune”, con il nostro impegno e con una decisa azione amministrativa, pronti a sostenere cittadini ed imprese per metterli nelle condizioni per cui quel cambiamento epocale, che stiamo vivendo, è possibile sostenerlo solo con una crescita culturale necessaria per meglio comprendere il mondo che ci circonda.
l’Agenda “sansevero.digit”
I punti cardine per l’Agenda “sansevero.digit”, che intendiamo avviare per provare a superare un gap tecnologico (cancro per la crescita) saranno:
il censimento delle infrastrutture di rete esistenti; la digitalizzazione e la semplificazione dell’amministrazione pubblica e dei rapporti tra questa, i cittadini e le imprese; la realizzazione di reti fisse e mobili a banda larga; la riduzione del divario digitale; la digitalizzazione dei documenti amministrativi, con la notevole riduzione delle spese che permette l’indicizzazione dei file, per rendere facilmente reperibile il materiale nel minor tempo possibile; sportello per l’e-commerce.
Questa possibilità che daremo al Comune, che implica anche una necessaria formazione del personale dipendete e del primo cambio di marcia, migliorerà l’efficienza verso il cittadino, permetterà di ridurre notevolmente i costi vivi, che ogni giorno l’Ente è costretto a sostenere per mantenere in piedi un parco macchine ed un sistema informatico obsoleto e che rendono farraginosa la gestione.
Tutto questo andrà a favorire quel processo della dematerializzazione (inteso come la sostituzione fisica del documento cartaceo in formato digitale, in pdf, ad esempio), portando l’Amministrazione locale ad avere al suo interno una corretta gestione del documento informatico e garantendone soprattutto il suo ciclo di vita nei procedimenti amministrativi.
Restando in linea con quelle che sono le innumerevoli opportunità che ci offre la rete (Internet) e appurando, ribadisco, che nuovi scenari per la comunicazione stanno prendendo sempre più consistenza, non possiamo che rivolgere maggiormente le nostre attenzioni alla gestione ufficiale dei vari account dei diversi Social Network (facebook, twitter, Youtube, ecc.).
Gli obiettivi dell’agenda “sansevero.digit”
Ci legheremo così sempre di più all’e-cittadino facendogli comprendere passaggi decisivi dell’operato dell’Amministrazione. Individueremo personale competente e giovane, per l’e-work, che si renderà disponibile alla gestione dei vari account. Condivideremo qualsiasi documento che il Consiglio e la Giunta produrranno nei loro lavori istituzionali. Un altro aspetto decisivo da stravolgere, per avviare quel processo di rinnovamento digitale che si rende necessario per meglio rendere il concetto di Bene Comune, sarà quello della creazione di un nuovo sito istituzionale. Daremo spazio ad una gestione di un portale informatico per Palazzo Celestini che sappia sfruttare a pieno tutte queste nuove potenzialità e non come quello attuale, scarso di contenuti e soprattutto di scarsa efficacia comunicativa. Assisteremo, convinti, ad un completa ed avanzata integrazione di tecnologie, dove gli aspetti moderni della comunicazione troveranno finalmente la giusta collocazione. Nel prossimo futuro assisteremo con enfasi, nei siti istituzionali ad un coinvolgimento totale, a 360°, dei visitatori rendendoli sempre più parte attiva di un sistema evoluto.
L’e-conomia dell’agenda “sansevero.digit”: l’e-commerce
L’ultimo dei punti, ma non per importanza, e che potrebbe avere un maggiore impatto per le sorti delle nostre economie, aiutando l’intero indotto cittadino, è quello di sostenere i nostri tenaci imprenditori nei loro progetti rivolti al commercio elettronico (e-commerce), frontiera necessaria per attingere fette più ampie di potenziali acquirenti globali. Mentre il settore dell’e-commerce in Italia, continua a raggiungere quote sempre più consistenti nei mercati, puntando sul made in Italy e mentre in altre zone, le Amministrazioni mostrano una certa sensibilità per lo sviluppo del territorio avviando piani di marketing territoriale sulla rete e nei network televisivi, la nostra San Severo in maniera del tutto anomala, come sempre, ha mostrato un disinteresse atavico nel creare efficacemente una rete di aiuto e di sostegno per quei laboriosi imprenditori che si sentono sempre più isolati, se non iniziamo velocemente a mettere in piedi uno sportello con un pool di esperti con tutor per l’imprenditore che servirà ad affiancarlo nella gestione comunicativa del suo prodotto di elevata qualità. Ma non solo il suo prodotto, ma il brand “San Severo >>.
Il concetto del marchio unico per il brand “San Severo food farming” è allo studio ed allo sviluppo (anche con copertura finanziaria), già da tempo (Il fattore “A”), di Francesco Sderlenga e del Centro Democratico: “food farming” od “agribusinness”. In seguito (per motivi di opportunità e per evitare il plagio, non solo delle idee) verrà illustrato anche la fattibilità del concetto di “agribusiness paesaggio & ambiente”
<< Verranno aiutati gli imprenditori – conclude Oreste Bufalo – sostenuti moralmente ed economicamente (perché è questo che la politica ha come nobile incarico), con l’impegno esclusivo dello staff nominato dal sindaco Miglio che curerà lo sviluppo economico, a mettere in evidenza il loro know-how che inizia proprio da quelle radici che il nostro territorio ci ha saputo tramandare e che noi abbiamo il dovere di continuare.
Il momento del rinnovamento è giunto per davvero ed allo scoccare dell’ora “X”, del 25 maggio, la mia amata San Severo, la nostra amata San Severo potrà, in un prossimo futuro, annoverarla come data tra quelle che hanno sancito una volte per tutte quel processo di discontinuità con un passato amaro che dura vent’anni, amministrato da una classe dirigente molto spesso non lungimirante e curatrice del “proprio orticello”.
Solo così, il 25 maggio 2014, potrà essere la data della “primavera sanseverese” da tramandare ai nostri figli, quale nuova forma di partecipazione responsabile di chi elegge e non di chi comanda >>.
San Severo lì, 22 aprile 2014
Ufficio Stampa “FrSd”
Comunicazione e Relazioni esterne
Press Office “FrSd”
Communication & P.r.